Per incominciare e/o concludere la pratica formale si suggerisce spesso di rivolgere il cuore alla benevolenza. I canti e le riflessioni possono così essere un abile mezzo per la preparazione al raccoglimento interiore e la sua continuazione alla fine della seduta.
Gentilezza amorevole
L’insegnamento di metta direttamente dalle parole del Buddha, così come conservate nella raccolta Sutta Nipata.
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Benessere universale
La rifessione si apre con un augurio rivolto a se stessi, per poi rivolgere tale movimento del cuore all’esterno, verso gli altri esseri, e infine raccogliersi nell’equanimità.
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Dimore divine
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Condivisioni e aspirazioni
Questa recita viene cantata in monastero solitamente alla fine della meditazione formale, specialmente in occasione delle veglie per il cambio lunare. Viene seguita poi da un breve periodo di riflessione silenziosa.
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