Arcangela. Volevo riportarvi le mie considerazioni sugli esercizi di pratica della Mezzaluna, ammesso che possano servire a qualcuno per delle riflessioni.
Una qualità che la meditazione mi ha aiutato a sviluppare, è la responsabilità personale riguardo a ciò che dico, faccio o sento. Il mio contributo a che le cose siano così. Quello che “ci metto” di mio nel mondo intorno a me.
Nella chiarezza mentale, è possibile vedere a volte le dirette conseguenze delle nostre azioni. Su persone o cose, o sviluppo di avvenimenti. Se rispondo ad una persona iniziando con “Io”, ha su di lei un impatto diverso se inizio
con “Tu”, anche se il contenuto della frase è lo stesso.
La frase “Mi impegno” l’ho sentita estranea. Un dovere. Una cosa dovuta. Un obbligo che viene dall’esterno. Dogmatico. È diverso dal moto interiore naturale verso il miglioramento della propria libertà personale. Potremmo
chiamare questo moto “desiderio”, ma il buddhismo ci insegna che il desiderio è una cosa diversa. Allora, ho seguito le indicazioni di Ajhan Sumedho, che parla di questo moto interiore come di “aspirazione”. L’aspirazione è qualcosa che sento nel corpo, che mi muove naturalmente verso il raggiungimento della pace e dell’armonia. Perciò ho riformulato meglio, per la mia persona, gli esercizi come segue, sottolineando la responsabilità personale di una mia libera scelta, e non di un dovere, di seguire le mie aspirazioni:
1. Aspiro ad evitare espressioni giudicanti mediante l’uso di termini quali “sempre, mai, ogni volta”.
2. Aspiro a conversare mantenendo parte della presenza mentale con il corpo.
3. Aspiro ad esprimermi in modo che la mia parola sia vera, genuina e benefica per me e per gli altri.
4. Aspiro ad usare più spesso le parole “forse, non so, grazie”.
5. Aspiro, in una conversazione con amici, a privilegiare le giuste domande invece delle affermazioni che riguardano la mia persona.
6. Aspiro ad evitare di parlare di persone, amiche o conoscenti, che non sono presenti, con l’unica eccezione di manifestare il mio apprezzamento verso di loro.
7. Aspiro alla pratica del silenzio, del Nobile Silenzio, per almeno un’ora al giorno.
Grazie, ogni bene e a presto