di Massimiliano Foglini
Nel settembre 2010 venni contattato dal Centro Mandala Arti Del Benessere per valutare la possibilità di formare un gruppo di meditazione. In effetti, nel centro, c’erano (e ci sono) corsi di yoga, shiatsu, massaggio ayurveda, pranopratica, riflessologia plantare, pilates, aroma massaggio, rigenerazione posturale, e tante altre cose ma un gruppo di meditazione vera e propria no. Venni contattato proprio io perché avevo avuto già altre esperienze di gruppi di meditazione: nel 1998 La Pagoda(assieme a Ven. Mahapañño, ai tempi Luca), nel 2000 I care e nel 2001 al CEIS (sempre accompagnato da Luca). Tra le altre cose, in quel periodo il Tempio La Pagoda era chiuso per ristrutturazione e quindi quale migliore occasione per avere un luogo nel quale meditare? Parlammo di come avrei organizzato il gruppo, di quali pratiche mi sarei avvalso e… quanti soldi avrei preso!!! Spiegai che tutta la mia esperienza meditativa proveniva dal monastero buddhista Santacittarama e dall’A.Me.Co. e che le pratiche e le tecniche di meditazione erano quelle che avevo imparato dai monaci del monastero e da alcuni insegnanti di meditazione dell’A.Me.Co. E, per quanto riguardava il mio compenso… chiarii che tali insegnamenti, non possono essere fatti pagare ma offerti gratuitamente! I responsabili del Centro Mandala, dal momento che io non avrei accettato nessun tipo di pagamento, decisero che il gruppo di meditazione si sarebbe fatto e sarebbe stato gratuito per tutti! Questa è un po’ la storia di questo gruppo di meditazione ma ora veniamo a cosa facciamo all’interno:
Innanzitutto, ogni volta che viene una persona nuova, cerchiamo di spiegargli cos’è la meditazione e come farla (per questo ci avvaliamo anche dell’opuscolo del Santacittarama Introduzione alla meditazione profonda e dell’Introduzione alla pratica del Dharma di Corrado Pensa), quindi dopo una piccola spiegazione segue una meditazione guidata (per la prima volta non superiamo mai i 20 minuti). Nella prima meditazione guidata cerchiamo di far trovare la corretta maniera di sedersi e di come percorrere il corpo con l’attenzione sciogliendo di volta in volta le tensioni. Introduciamo brevemente la consapevolezza del respiro e facciamo notare come la mente tenda a divagare, a spostarsi dall’oggetto della nostra attenzione. È importante far comprendere da subito che ‘la mente che si distrae’ fa parte della meditazione: raccogliere l’attenzione, notare il respiro, osservare la mente che divaga, tornare al respiro. È tutto questo processo che ci aiuta a sviluppare la consapevolezza e la comprensione. Al termine di tutte le nostre meditazioni lasciamo uno spazio di condivisione nel quale raccontare la nostra esperienza sia di pratica che di vita, poi facciamo qualche lettura inerente alla meditazione e su come è possibile praticare anche al di fuori del gruppo, nella vita di tutti giorni.
Ci incontriamo una volta a settimana e a volte organizziamo degli incontri per approfondire il nostro cammino spirituale. (Ogni volta che Ven. Mahapañño viene a trovare i suoi familiari di Arezzo è sempre stato disponibile a venire da noi per degli incontri a tema e colgo l’occasione per ringraziarlo profondamente).
Concluderei con un promemoria che avevamo scritto anni fa con il gruppo della Pagoda:
Nella nostra pratica ci impegniamo…
A dedicare uno spazio di tempo quotidiano alla pratica formale
A ritrovare l’attenzione al corpo e al respiro, dischiudendoci ai nostri stati d’animo.
A mantenere accesa la consapevolezza durante l’intera giornata, coltivando la benevolenza in ogni genere di attività, da soli, con gli altri, con l’ambiente.
A lasciare andare le idee preconcette su se stessi e il mondo, tornando continuamente a vedere le cose da una posizione di non conoscenza.
A riconoscere direttamente al loro sorgere la gioia e la sofferenza della vita.
A testimoniare a noi stessi e agli altri che la compassione ha la possibilità di creare pace in ogni circostanza.
A creare un mondo più pacifico in cui tutti gli esseri possano sentirsi uniti e vivere con serenità e amore il mistero della vita.
Possano tutti gli esseri vivere nella Luce della Consapevolezza.