Nella pratica del Dhamma le cose procedono poco alla volta. Non è possibile forzare o affrettare i tempi in alcun modo, come nella costruzione di questo monastero *. Se si desidera costruire un monastero bisogna procedere gradualmente, poco a poco. Questo dovrebbe essere lo stesso atteggiamento da adottare nei confronti della pratica del Dhamma. Riuscire ad ottenere tutto in un singolo giorno è probabilmente impossibile, pertanto dobbiamo procedere ad un passo per volta.
Non mi aspettavo che fosse molto diverso qua, in quanto l’Australia e la Thailandia sono simili: che le persone a volte possano iniziare a sentirsi felici o infelici dovrebbe essere uguale dappertutto.
Certamente come ci si sente in alcune condizioni ambientali, dipende dal clima, ma di fatto il clima diventa qualcosa che troviamo difficile solo quando la nostra resistenza fisica è debole. Se abbiamo aumentato la nostra resistenza, non c’è nulla di troppo duro in un clima diverso. Pensare che faccia troppo caldo o troppo freddo non è il punto – si tratta solo di adattarsi. Lo stesso vale per la pratica. Non ci si può aspettare che la pratica vada sempre bene. Bisogna guardare oltre e vedere la pratica come un adattamento costante. Quelle che sono mancanze devono essere colmate e ciò che non è benefico deve essere lasciato andare.
Ma fate attenzione, se i propri punti di vista sono prevenuti, la crescita non avverrà nella giusta direzione. Nel momento in cui si hanno dei punti di vista influenzati da pregiudizi (agati dhammā), non ci si può ancora considerare realizzati nel Dhamma.
Prendiamo per esempio il caso di qualcuno che veda un terreno sconnesso, non livellato e lo consideri inutile. Questo non è corretto. Dopo aver sistemato il terreno ed averlo reso pianeggiante, esso può essere usato. Anche un terreno selvaggio può essere usato se è sistemato nel modo appropriato. D’altra parte, se le cose non sono ben sistemate anche la terra migliore e ben livellata darà cattivi risultati.
* Luang Por prende spunto dalla recente fondazione del Monastero di Bodhivana, Australia, in cui è stato offerto il discorso dal quale è stato tratto questo brano.