Vorrei veramente lodare coloro che per lavoro si prendono cura degli esseri umani che sono arrivati alla fine della loro esistenza, in altre parole, coloro che hanno già raggiunto la morte *. Essi svolgono il loro compito in modo molto motivato quando preparano le cremazioni non facendo mostra di nulla che sia brutto o offensivo. Fanno il loro lavoro come se fossero dei parenti o dei fratelli e sorelle dei defunti.
Questo è un modo di rapportarci ai nostri amici nel reame umano rispettoso del fatto che siamo tutti nella stessa situazione: nascita, vecchiaia, malattia e morte, una situazione che non può essere evitata. Prendersi cura gli uni degli altri in questo modo è veramente molto lodevole.
Cerimonie come queste riflettono il modo in cui adempiamo ai nostri doveri di supporto e cura gli uni degli altri. Il Buddha lodò questi doveri verso i defunti. Voleva che i monaci del Sangha si prendessero cura dei propri compagni di pratica che avevano raggiunto la fine della loro vita, in modo ordinato e disciplinato, vedendo in questo l’opportunità di compiere un reciproco servizio.
* Luang Por offre questa riflessione dopo che aveva visitato il crematorio di Lyllydale a Melbourne.