Il Buddha ha insegnato che qualsiasi cosa abbiamo fatto per sviluppare e supportare la qualità della bontà, ci porterà delle sensazioni di prosperità e progresso. Avendo fatto questo, si potrà dire di andare verso “una buona destinazione” (sugati) o in parole semplici “andare in paradiso”.
“Paradiso” in questo caso significa un mondo nel quale ci si trova in uno stato mentale positivo. Un mondo di stati mentali positivi si riferisce ad una mente che è libera da irritazioni e atteggiamenti contaminati come l’avidità, l’odio e l’illusione – una mente che ci permette di sperimentare la felicità.
Tutto dipende da noi. Ecco perché il Buddha ci ha insegnato che dovremmo sapere come sviluppare e correggere noi stessi. Lasciare semplicemente che la natura faccia il suo corso non ci sarà di molto aiuto. Potete fare un paragone con le risorse naturali e le materie prime. Se non le trasformiamo e non diamo loro una forma, la natura non ci sarà di molto aiuto. Se i luoghi dove abitiamo ci danno un riparo dal sole e dalla pioggia, dal freddo e dal caldo, è solo perché c’è stata una costruzione ed una trasformazione.
Gli esseri umani non sono già perfetti alla nascita. Tutto ciò che abbiamo compiuto è stato possibile solo perché l’abbiamo costruito poco per volta, solo grazie all’educazione ed alla formazione. Tramite l’educazione e la pratica nel tempo svilupperemo il potenziale per cambiare in una grande varietà di modi. Dipende da noi acquisire una conoscenza di noi stessi con una prospettiva più ampia, in modo circospetto – sinceramente e correttamente. In quel momento scopriremo che ci stiamo dirigendo verso una buona destinazione.