Gli esseri umani sono esseri che vivono in società, e ci deve essere una comunicazione che anche inevitabilmente ci confronta con molti tipi di difficoltà derivanti dalla società stessa. Dobbiamo affrontare tutte queste varie difficoltà. Per questo il Buddha ci ha consigliato di vivere le nostre vite con presenza mentale, consapevolezza e chiara comprensione, nel momento stesso in cui entriamo in contatto con il mondo. C’è l’occhio che vede le forme e l’aspetto, l’orecchio che ode i suoni, il naso che sente gli odori, la lingua il gusto, il corpo che sperimenta le sensazioni tattili, e infine ci sono le immagini che nascono nella mente causate da questi oggetti.
Tutte queste esperienze devono essere filtrate. Devono essere affrontate con cautela – ciò significa, in modo da poter comprendere tutti gli impedimenti che si verificano connesse ad esse. Se riusciamo a vedere queste esperienze chiaramente, tutti questi oggetti perdono autonomamente il loro valore.
Questo procedimento è come quando siamo con i bambini. I bambini si divertono molto a giocare. Ma se guardiamo i giocattoli dei bambini, probabilmente concordiamo tutti che sono piuttosto insignificanti – un pupazzetto per esempio.
Se guardiamo alle nostre esperienze passate, dopo un po’ di tempo, incominciamo a vederle semplicemente come un mucchietti di spazzatura, come qualcosa che non è di nessun aiuto. Non diamo più importanza a queste cose – sia che si tratti di rabbia, avidità o illusione, desiderio, avversione o ignoranza – vedremo tutto questo come mucchietti di spazzatura. La spazzatura probabilmente non è qualcosa di molto desiderabile per le persone. Nessuno vede un valore nella spazzatura, perciò svanisce dalla nostra coscienza. Lo stato mentale della rabbia svanisce, lo stato mentale dell’avidità svanisce. Nasce la sensazione di dissociarsi dalla “società” – distacco dalla “società”: con ciò che l’occhio vede, l’orecchio ascolta, il naso odora eccetera.
Quando nasce la sensazione di isolamento, è come essere all’ombra, al riparo della calura, con una sensazione di refrigerio e tranquillità, abbiamo l’impressione di avere un rifugio. Avere un rifugio ci libera dalle preoccupazioni. Sentiamo di avere una casa al riparo dal sole e dalla pioggia, dal freddo e dal caldo. Nulla ci può causare dei problemi.