In un certo senso ciò che nelle scritture è chiamato “entrare nella corrente” (sotāpatti) significa ridurre la spinta concitata in cui viviamo le nostre vite, per diventare chi ha realizzato un senso di pace. Colui che è entrato nella corrente ha alleviato avidità, desiderio, odio, rabbia, ridotto illusione e ignoranza. Ciò significa che vive la sua vita meno violentemente. Tutti i tipi di conflitti gradualmente si attenuano ed alla fine scompaiono.
Una vita completamente senza conflitti, è una vita dove ci si sente veramente felici. Questo tipo di vita prende origine dal non avere nessun tratto caratteriale oscuro. Non esiste nulla che possa far nascere l’ansia in nessun modo. È veramente un bel modo di vivere.
Al tempo del Buddha si sarebbero potuti trovare molti esempi di ciò, poiché generalmente i discepoli del Buddha conducevano le loro vite in modo virtuoso, consapevole ed attento. Se si è posseduti da queste qualità di presenza mentale, la vita spirituale ed emotiva sarà generalmente in uno stato salutare. C’è la sensazione di essere su di un sentiero senza ostruzioni o pericoli.
Condurre una vita di questo genere non è solo compito di un monaco. Tutti coloro che sono vivi hanno il dovere di vivere con un atteggiamento mentale che non dia luogo a conflitti.