di Diego Parolini
Ogni anno dal 13 Aprile fino al 15 Aprile si celebra il capodanno Thai.
Non è una festa collegata alla vita del Buddha, ma presenta anch’essa un suo aspetto spirituale. Il giorno della vigilia si tengono le pulizie delle case, mentre il giorno del Songkran i laici aprono i festeggiamenti alla mattina con la processione al tempio (Wat) del villaggio per portare le offerte di cibo ed altro ai monaci. Il primo pomeriggio è dedicato alla cerimonia del lavaggio dell’immagine del Buddha, bagnandola simbolicamente con un po’ d’acqua, dopodiché i più giovani omaggiano, versando rispettosamente nel palmo delle mani dei monaci, degli anziani e dei loro cari acqua profumata. Di seguito li aiutano ad asciugarsi e indossare abiti freschi e puliti con cui celebrare il nuovo anno in maniera degna.
Il Songkran è anche conosciuto come Festival dell’Acqua perchè in Thailandia la gente crede che l’acqua lavi via la sfortuna e per augurare “buona fortuna” in modo molto più festaiolo di quanto non avvenga al tempio, lungo le strade durante questo periodo dell’anno che nell’Asia Meridionale è fra i più caldi, si getta acqua sui passanti, con gavettoni e secchiate d’acqua.
Questa festività non è solamente propria della Thailandia, ma viene osservata anche in Myanmar (Birmania), Laos e Cambogia.