Nell’Insegnamento del Buddha un ruolo fondamentale è rivestito da dukkha, di solito tradotto come sofferenza. Con un approccio superficiale, si potrebbe tendere a pensare al Buddhismo come a un insegnamento “pessimista” dove si afferma che “tutto è sofferenza”. Tuttavia, comprendendo meglio il messaggio, diventa chiaro come dukkha sia un “abile mezzo”, il segnale che esiste un problema. Il problema è la brama, ovvero l’afferrare i fenomeni condizionati che per loro natura sono impermanenti e privi di un sostanziale sé. Lasciando andare gli attaccamenti, cessa il problema, cessa dukkha. Nel primo e basilare insegnamento del Buddha, il Dhammacakkappavattana Sutta, questo principio di causa ed effetto è applicato all’enunciazione delle Quattro Nobili Verità.