I cambi lunari sono i giorni che il Buddha indicò come privilegiati per rammentare a se stessi il proprio impegno verso la pratica. Ovviamente ciò era dovuto alla facilità con cui le fasi della luna potevano scandire i tempi all’epoca del Buddha. Per questo motivo, ogni due settimane, in occasione della luna piena e della luna nuova, conosciuti come giorni di uposatha, i monaci e le monache si riuniscono e recitano le regole monastiche, rafforzandosi nella disciplina e rinnovando la propria determinazione. Anche i laici hanno l’opportunità di confermare il loro impegno tramite la presa dei Tre Rifugi e i Precetti.
Ci sono anche altri momenti speciali, all’interno dell’anno buddhista, in particolare:
- Vesakha Puja, il giorno della luna piena di maggio, dove si ricordano la nascita, il risveglio e la morte o Parinibbana del Buddha, e quindi la figura del Buddha.
- Asalha Puja, all’inizio del Vassa, la stagione delle piogge in India, con cui si celebra il Dhamma, cioè l’insegnamento del Buddha.
- Magha Puja, verso febbraio, che celebra invece il Sangha, inteso come la comunità di chi ha compreso il Dhamma, realizzandolo nel proprio cuore.
Infine ci sono altre cerimonie più legate al folclore delle singole culture buddhiste; in Thailandia una delle più importanti è la giornata di Kathina, alla fine della stagione delle piogge, in cui i laici colgono l’occasione per offrire ai monaci la stoffa per cucire nuove abiti.